(Da Fiva Confcommercio Nazionale)
E’ attualmente all’esame della Commissione Cultura della Camera il Decreto Legge 91/2013, già passato in prima lettura dal Senato con una modificazione, introdotta su conforme emendamento del sen. Ranucci che – nell’ottica di promuovere un maggior decoro delle aree di pregio ambientale, architettonico e turistico – mira in sostanza a vietare ogni forma di commercio su aree pubbliche in prossimità di queste aree. Questo disegno si realizza attraverso il conferimento di poteri pressoché assoluti alle Sovrintendenze che, semplicemente sentiti i Comuni, adottano disposizioni restrittive fino alla possibilità di annullare concessioni regolarmente rilasciate nel corso degli anni.
La Federazione è intervenuta presso il Presidente della Commissione e il Relatore del provvedimento con una nota con la quale evidenzia come il provvedimento, nella forma in cui è stato approvato dal Senato, fornisce una risposta sbagliata al problema perché invade pesantemente la competenza degli Enti Locali a programmare il territorio a favore di un tecnicismo scevro di ogni forma di contraddittorio e di controllo. Allo stesso modo la Federazione ha suggerito una parziale correzione della norma per recuperare il rispetto delle competenze proprie di ciascun Ente, nella convinzione che una sua riscrittura possa più agevolmente contribuire a contemperare contestualmente le esigenze di maggior decoro e quelle della tutela delle attività economiche regolari nelle aree in oggetto.