Dopo l’allarme lanciato dalla Presidente Coppa in ordine al pericoloso silenzio che ormai da un paio di mesi regnava a Torino sul tema delle tariffe Tares nonché sui crescenti timori che si andavano ad ingenerare nelle Categorie per le scelte che il Comune avrebbe assunto, nei giorni scorsi si è finalmente tenuto un nuovo incontro tra il Comune e le Organizzazioni di Categoria per fare chiarezza in merito.
I rappresentanti del Comune (Assessore al Bilancio Passoni ed Assessore alle Attività Economiche Mangone) hanno illustrato le soluzioni che l’Amministrazione, dopo i precedenti incontri estivi con le Categorie, intende ora portare avanti in tema di tariffe Tares per il 2013.
L’Assessore Passoni, dopo essersi soffermato a richiamare i vincoli e le nuove norme (costi integrali a carico degli utenti, tariffe in funzione della fruizione del servizio, compartecipazione alla copertura di una serie di costi di servizi generali legati all’ambiente) introdotte dalle nuove normative sulla raccolta rifiuti (Normative TIA, norme TARES), nell’illustrare le linee generali dell’Amministrazione per la determinazione delle tariffe, ha evidenziato che le scelte proposte tengono conto il più possibile delle considerazioni e proposte avanzate dalle Organizzazioni di Categoria nei precedenti incontri.
A questo proposito, nell’intento di limitare l’impatto del nuovo tributo sulle attività economiche nell’attuale fase di crisi, ha annunciato la volontà del Comune di:
-Introdurre un meccanismo perequativo nella determinazione delle tariffe che attraverso un apposito fondo eviti incrementi delle vecchie tariffe TARSU 2012 per singole categorie di attività in misura superiore al 20% (per scongiurare gli effetti dirompenti eventualmente prodotti dal nuovo meccanismo di calcolo);
–Prevedere la possibilità per gli operatori rientranti nelle categorie con il maggiore incremento di corrispondere la rata di saldo della differenza tra acconti versati (sulla base delle tariffe TARSU) ed importi TARES 2013 dovuti, in due trance (di cui la seconda a gennaio/febbraio 2014).
Fatta questa premessa l’Assessore è passato ad illustrare gli effetti del combinato disposto tra le nuove norme imposte dalla Tares e l’applicazione del meccanismo perequativo sulle tariffe per le singole categorie economiche. Senza entrare nella fornitura dettagliata delle singole cifre ha precisato che le categorie interessate alla produzione anche dei così detti “rifiuti umidi” (ristoranti, bar, negozi ortofrutticoli, ecc., nonché ambulanti alimentari) in funzione della maggiore fruizione del servizio, avranno un incremento tariffario rispetto al 2012 pari al 20%;
Per quanto riguarda tutte le altre Categorie di attività economiche, il nuovo meccanismo determinerà una situazione variegata e variabile tra un incremento per gli artigiani e tutta una serie di decrementi anche importanti (es. abbigliamento).
Nel corso degli interventi delle Associazioni di Categoria i nostri rappresentanti, pur esprimendo un apprezzamento per gli sforzi già fatti dall’Amministrazione, hanno richiamato con forza all’attenzione del Comune questi tre problemi di fondo:
– Alla base esiste un problema di costo complessivo e di efficienza del servizio di raccolta rifiuti testimoniato dal fatto che Torino già negli anni passati, pur potendo coprire con le tariffe solo una parte dei costi, aveva già, in regime Tarsu, importi tra i più elevati ed in molti casi superiori a quelli di tanti comuni in regime Tia (costo del servizio interamente coperto dalle tariffe). Né per altro il servizio brilla per qualità del servizio a fronte delle frequenti disfunzioni cui si trovano esposte le attività economiche. Una situazione che diventa sempre più inaccettabile e che l’Amministrazione dovrà prontamente affrontare e superare in quanto non è pensabile che le imprese possano continuare a farsene carico in termini di costi di inefficienze e di disfunzioni;
-È forte la preoccupazione per la sostenibilità degli aumenti prospettati dal momento che in questo momento di grave crisi economica le aziende si trovano sempre più strette fra contrazione delle vendite/fornitura di servizi e necessità non solo di non aumentare ma addirittura di comprimere i costi gestionali per poter far salvo l’equilibrio gestionale.
-Sempre con riferimento alla questione sostenibilità esiste anche un problema legato alle sperequazioni indotte dalle nuove norme Tares lievitanti esponenzialmente in relazione alla crescita delle superfici. Se concettualmente è giusto il principio che più rifiuti produco più debbo pagare in termini di costo del servizio, l’aggancio della tariffa ai mq. di superficie (tanto più se in essa viene fatta rientrare tutta la superficie dei locali delle attività) nel caso di tutta una serie di tipologie commerciali, si originano situazioni assolutamente abnormi ed insostenibili.
L’Assessore nella Sua replica finale ha mostrato attenzione verso i problemi da noi posti con particolare attenzione a quello delle sperequazioni in relazione alle superfici: di qui l’impegno ad istituzionalizzare, con apposita delibera, un tavolo tecnico di lavoro finalizzato a studiare, nel rispetto delle norme di legge, l’introduzione di tutte le possibili migliorie per il prossimo anno.
Fin qui il resoconto dell’incontro di ieri in Comune. Sui temi e problemi posti dai rappresentanti Ascom in quella sede è tornata in serata la Presidente Coppa nei rapporti con gli Organi di stampa sottolineando in particolare che “Il problema di fondo è il costo complessivo eccessivo del servizio che viene posto a carico delle famiglie e delle imprese” nonché “la necessità che l’Amministrazione intervenga prontamente per porvi rimedio!”
La Presidente Coppa si è inoltre fatta carico delle forti preoccupazioni che si stanno ingenerando nelle categorie oggetto degli incrementi maggiori sottolineando come “Qualsiasi incremento dei costi in questo momento di difficoltà è difficilmente sostenibile dalle imprese!” e chiedendo quindi un ulteriore sforzo al comune per evitare di penalizzare irrimediabilmente intere Categorie. Nella giornata di sabato l’Amministrazione Comunale ha anticipato ai giornali locali il dettaglio degli importi che intende adottare per le singole categorie. A fronte dell’argomento, riportiamo il pezzo integrale pubblicato dal quotidiano La Stampa Torino, in cui si da conto anche delle preoccupazioni e proteste che stanno emergendo nelle categorie colpite dai maggiori aumenti.