(Da Cittagorà)

 

Sono già due le sedute del Consiglio comunale dedicate quasi per intero al regolamento di applicazione della Tares, la nuova tassa sui rifiuti (che però include 0,30 euro a metro quadro per gli altri servizi “indivisibili” forniti dai Comuni) istituita il 1 gennaio 2013 e che dovremo pagare a fine novembre.
Sebbene, come tutte le parti politiche riconoscono, le delibere più importanti sulla Tares debbano ancora arrivare al Consiglio (quella sul Piano finanziario e quella che definisce le tariffe), le minoranze Consiliari, con l’eccezione del “Movimento 5 stelle” e di “Al centro con Scanderebech”, hanno iniziato una battaglia ostruzionistica che anche nella seduta del 14 ottobre ha rallentato il percorso della delibera presentata dall’assessore Gianguido Passoni nella fase di votazione dei numerosi emendamenti, sia ostruzionistici, sia di merito, presentati principalmente dalla minoranze stesse.
L’atto in discussione determina, tra altre, la classificazione delle categorie di attività con omogenea potenzialità di produzione dei rifiuti, le eventuali riduzioni ed esenzioni, l’individuazione di categorie di attività produttive di rifiuti speciali, le scadenze per la presentazione della dichiarazione e del versamento del tributo, le sanzioni.
Dopo alcune ore di dibattito una proposta di mediazione presentata da Angelo D’Amico (Progett’azione) e accolta tanto dalle altre minoranze (Lega Nord, Pdl, Fratelli d’Italia, Alleanza per Torino, Torino libera), sia dalla maggioranza, ha portato alla fine dell’ostruzionismo ed al ritiro di tutti gli emendamenti (per uno di essi, presentato dal Consigliere Andrea Tronzano, dovrebbe esserci una ulteriore valutazione ed un possibile accoglimento nelle fasi successive di varo del “pacchetto Tarsu”). L’accordo (che, hanno annunciato molti consiglieri di minoranza, è solo una “tregua”) ha portato alla chiusura della seduta con le dichiarazioni di voto e rimandato la votazione definitiva del provvedimento alla seduta consiliare del 16 ottobre.
In quel medesimo contesto dovrebbero essere portate al voto anche due mozioni di accompagnamento della delibera predisposte da Movimento 5 stelle e Lega Nord che chiedono con modalità e tempistiche diverse il potenziamento della raccolta differenziata porta a porta.