“Le buone ragioni hanno prevalso su un’ipotesi scellerata che era quella di ‘legalizzare’ la possibilità per gli agricoltori di fare i commercianti senza le regole del commercio. Una contraddizione stridente, un paradosso che, in una situazione in cui la crisi ancora persiste, avrebbe danneggiato e messo in seria difficoltà le piccole imprese della distribuzione commerciale.

Le due Federazioni di Settore e Confcommercio hanno costruito analisi e posizioni tali per cui l’emendamento è stato ritirato e questo, oltre a dimostrare il successo dovuto all’impegno e alla costanza dell’attività sindacale delle Federazioni e della Confederazione, è anche e soprattutto una conferma di quello che da sempre riteniamo debba essere un requisito della buona politica, ovvero il dialogo. Che vuol dire semplicemente capacità da parte del Governo di ascoltare più posizioni e prendere decisioni per il bene del mercato e dell’economia reale”.

Questo il commento dei Presidenti della Federazione Italiana Dettaglianti Alimentari e della Federazione Italiana Venditori Ambulanti, aderenti a Confcommercio, sullo stralcio della norma dal Dl competitività che prevedeva l’estensione agli agricoltori della vendita diretta al di fuori della propria azienda.