Fiva ha preso parte ieri, giovedì 12 febbraio, all’audizione della III Commissione permanente della Regione Piemonte. L’oggetto dell’incontro riguardava l’ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle che impegna la Giunta a congelare per due anni l’obbligo del Vara.

 

Fiva ha sostenuto che la sospensione della verifica non sospende l’obbligo dei pagamenti Inps, per cui interrompere il controllo avrebbe comportato un messaggio disastroso per le imprese in difficoltà, perché dopo due anni di pausa, le aziende avrebbero comunque dovuto dimostrare nel 2017 i pagamenti di 2013, 2014 e 2015, ovvero 9.000 euro che nel frattempo sarebbero diventati cartelle esattoriali raddoppiando praticamente la cifra e condannano definitivamente le imprese.

 

Piuttosto che questo scenario, Fiva ha proposto di istituire un fondo di sostegno, visto che la Categoria degli ambulanti onora tutte gli adempimenti (altrimenti è prevista la revoca dell’autorizzazione), che se da un lato esclude chi non vuole pagare, dall’altro può identificare chi effettivamente attraversa un momento di difficoltà. Il rischio ulteriore di questa sospensione è che i mercati piemontesi aprano nuovamente le porte a chi opera al di fuori delle regole non per difficoltà, ma per metodo.