Dopo il cinquantesimo voto di fiducia, incassato ieri, con il via libera definitivo di oggi dell’Aula di Montecitorio (261 si’, 55 no e 131 astenuti), il decreto legge Sviluppo bis adesso e’ legge. Il testo e’ identico a quello licenziato dal Senato il 6 dicembre, con un maxi-emendamento sul quale il governo aveva posto, anche in quel caso, la questione di fiducia. ‘Scivolo’ per manager anche se la societa’ licenzia, agevolazioni per le start-up, credito di imposta per le infrastrutture, azzeramento del digital divide, proroga delle concessioni delle spiagge, riforma delle banche popolari e soluzione del nodo Fondazioni-Cdp, novita’ sulla sanita’. Sono queste le principali norme del testo recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese.