L’Ascom Confcommercio di Torino e provincia ha avviato un monitoraggio trimestrale, dei principali indicatori, delle imprese del commercio, della ristorazione, dei servizi, delle attività immobiliari, delle agenzie di viaggio, dei servizi ricettivi, ricreativi, intrattenimento e trasporti. L’indagine è stata realizzata fra gli associati Ascom di Torino che, nel corso dell’anno, hanno usufruito dei servizi dell’Associazione Commercianti, per operazioni di sviluppo aziendale o di modifica dell’assetto precedente e analizza i tre principali indicatori dell’andamento del mercato: ricorso al credito, fatturato e dinamiche del mercato del lavoro. Dalle rilevazioni emerge nei primi tre mesi del 2015, un quadro fra luci e ombre di una realtà torinese ancora dominata dall’incertezza dei consumi ma con i primi segnali di ripartenza per il 2015.

 

Nel dettaglio, partendo dalle problematiche che in questi ultimi anni hanno interessato il ricorso al credito da parte di micro, piccole e medie aziende, nel primo trimestre 2015 si assiste ad un progressivo aumento, delle erogazioni di credito che passano dal 5% (primo trimestre 2014), al 34% nel primo trimestre dell’anno in corso. Per quanto riguarda le imprese già attive sul mercato, che negli anni passati avevano privilegiato il ricorso al credito di breve periodo, (per esempio per coprire eventuali spese di servizio) si conferma la tendenza, già in atto nella seconda metà del 2014, ad un maggiore interesse a finanziamenti di medio o lungo periodo per investimenti e ristrutturazioni. Gli importi erogati per quest’ultima tipologia di finanziamento sono passati, infatti, dal 37% del primo trimestre 2014 al 49% nei primi tre mesi del 2015. Nel complesso per quando riguarda il credito nonostante i segnali positivi, come l’aumento delle start up e dei finanziamenti a lungo e medio termine, a causa del lungo periodo di crisi, si è notevolmente ridotto il numero delle imprese che chiedono finanziamenti al sistema bancario ( -33%) Segnali d’interesse giungono dal nuovo servizio offerto dall’Ascom “Fare Impresa”che nei primi tre mesi di attività, registra notevole attenzione da parte di aspiranti imprenditori. Dei cinquanta imprenditori che si sono finora rivolti al servizio, trentaquattro, hanno manifestato l’intenzione a proseguire nei loro progetti imprenditoriali.

 

Le richieste più frequenti, gli ambiti in cui gli imprenditori trovano più difficoltà, sono gli adempimenti connessi all’apertura, la gestione contabile e fiscale e l’iter di accesso ai finanziamenti sia agevolati che ordinari. Anche la redazione di un business plan da parte delle aziende è una sfida complessa per la quale chiedono assistenza allo sportello Ascom. Segnali di difficoltà permangono invece per quanto riguarda la crescita delle aziende: se consideriamo la situazione in termini di fatturato, si registra una sostanziale contrazione evidenziata dal numero di attività che passano dalla contabilità ordinaria a quella semplificata a causa della riduzione d’incassi. Si riduce però, significativamente, la percentuale d’imprese in difficoltà, a forte rischio di uscita dal mercato, che passa dall’1% del primo trimestre dello scorso anno, allo 0,28% del primo trimestre dell’anno in corso. OCCUPAZIONE Un deciso segnale d’inversione di tendenza rispetto allo stesso allo scorso anno viene dall’occupazione.

 

Per la prima volta dopo un biennio di crisi, il numero delle assunzioni supera quello delle cessazioni dei rapporti di lavoro, con un saldo positivo del 3%. Circa il 70% di tale saldo positivo è costituito da nuovi contratti a tempo indeterminato. Da evidenziare che i nuovi contratti a tempo indeterminato hanno usufruito degli sgravi fiscali previsti dalla Legge di Stabilità. Va inoltre segnalato, che ad usufruire delle nuove assunzioni con sgravio fiscale, sono state principalmente le aziende del commercio che hanno utilizzato tale opportunità per la stabilizzazione dei propri lavoratori, indice della volontà delle imprese del settore di mantenere, comunque, l’occupazione nonostante le difficoltà di sostenerne il costo. I dati del nostro campione confermano quelli dell’Osservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro che evidenziano, a febbraio 2015, una forte crescita degli avviamenti con contratto a tempo indeterminato, a livello regionale (+3200 nuovi contratti). Di questi un terzo nel settore alberghiero e del commercio.

 

“Si rileva – dichiara Maria Luisa Coppa presidente Ascom Torino e provincia – un inizio d’anno con i primi leggeri segnali di ripresa, non continuativi ma che evidenziano un maggiore ottimismo nei confronti dei consumi, in particolare, nei luoghi toccati dal turismo. Appare ancora debole la domanda di credito, che può essere letta come un periodo in cui, le imprese si assestano dopo le negatività del passato. Per quel che riguarda l’occupazione, dopo un biennio di dati in recesso si riscontra un saldo positivo del 3%, costituito da contratti a tempo indeterminato, dovuti agli sgravi fiscali della legge di Stabilità. Si tratta quindi di un trimestre non ancora soddisfacente per quanto riguarda il mercato interno, ma meno negativo rispetto al passato.”