“Sulla tavola dei torinesi i dolci tradizionali, le classiche uova di cioccolata e le colombe dei maestri dolciari. Non mancheranno agnelli e capretti, le carni classiche di ogni Pasqua che si rispetti e le ultime novità della migliore gastronomia subalpina. Torinesi viaggiatori – ma con un occhio particolare – alle molte opportunità che la nuova vocazione turistica della Città può offrire.
Come a Natale vince la tradizione, è proprio in occasione delle festività pasquali che si scorgono i primi segnali incoraggianti per acquisti oculati ma attenti alla qualità.”
“Pasqua come Natale. Si tratta di feste – spiega MARIA LUISA COPPA Presidente dell’Ascom torinese – strettamente legate alla tradizione, soprattutto a tavola, per le quali le famiglie torinesi si mostrano, per la prima volta dopo anni di crisi moderatamente disponibili a concedersi qualche sfizio in più negli acquisti di generi alimentari per trascorrere in serenità, le festività pasquali. Nel complesso, le indicazioni che ci arrivano dalle nostre categorie ci prospettano, com’era prevedibile, la tendenza “ al risparmio” del consumatore, ma non si riduce la qualità e la fantasia dei maestri artigiani e la propensione all’acquisto (seppure con minore spesa) da parte dei consumatori, che pure dimostrano di non voler rinunciare in genere alla qualità.”
Tutto pronto per la Pasqua 2014 all’insegna del cauto ottimismo fra gli operatori dell’“alimentare” in casa Ascom.
Da anni ormai si fanno i conti con gli effetti della crisi che ha penalizzato pesantemente i “consumi”, e per la prima volta è possibile intravedere “una luce in fondo al tunnel”. A giudicare dal numero delle prenotazioni il settore riesce infatti a mantenere livelli standard per le festività di Pasqua.
A confermarlo sono le stesse dichiarazioni dei presidenti di “categoria” interpellati.
PASTICCERIA: DOLCEZZA ALL’INSEGNA DELLA “SOBRIETA’”
Sulla tavola pasquale dei torinesi non mancheranno i dolci tradizionali ma saranno più” leggeri” per venire incontro all’esigenza di risparmio da parte delle famiglie torinesi senza rinunciare alla qualità del prodotto. Colombe al massimo di 750 grammi, uova di cioccolata fra i 300 e i 600 grammi. A pochi giorni dalla Pasqua i torinesi sembrano premiare la volontà dei maestri pasticcieri di coprire tutte le fasce di mercato con l’offerta di cioccolato e colombe prestigiose all’insegna della sobrietà di decori e confezioni. Particolarmente apprezzate le colombe farcite alle creme e in vista di una “calda Pasqua”… al gelato!!
I prezzi restano – con alcune differenze determinate ad esempio dalla posizione più o meno centrale dei negozi – sostanzialmente in linea con quelli degli anni scorsi:
– colombe artigianali: dai 22 ai 34 euro il chilo
– uova di cioccolato: dai 45 agli 80 euro il chilo a seconda del tipo di decorazione.
“L’attenzione dei maestri pasticcieri – spiega GIOVANNI DELL’AGNESE Presidente dei Pasticcieri Epat è rivolta alle esigenze delle famiglie torinesi che pur risparmiando non intendono rinunciare alla bontà del prodotto. Siamo inoltre pronti ad affrontare le sfide future, a partire dal 2015 anno di grandi occasioni per Torino a partire dall’Expo”
GASTRONOMIA: PASQUA ALL’INSEGNA DELLA FRESCHEZZA
Festività pasquali all’insegna di un cauto ottimismo anche per MAURO ROSADAPresidente dei Salumieri, pastai e gastronomi torinesi. “Il livello delle prenotazioni fanno ben sperare in un rush finale che dia una boccata di ossigeno al settore alimentare. Se quest’anno gli acquisti sono all’insegna dell’oculatezza, è ben difficile che si rinunci, nelle feste comandate, ai piaceri della tavola, soprattutto se le famiglie si muovono sempre meno e tendono a trascorrere le feste in compagnia dei più cari”- aggiunge Rosada che segnala qualche novità.
Accanto al capretto e all’agnello che sulla tavola non possono mancare, quest’anno sarà possibile degustare una vera e propria delizia all’insegna della leggerezza: i “bicchierini di aspic con uova di quaglia in gelatina” per i palati più raffinati e per la Pasquetta sui prati all’insegna del bel tempo, il più tradizionale “salamino – cacciatorino” da gustare nei pic-nic insieme all’uovo sodo come semplice antipasto d’antan ingiustamente dimenticato negli scorsi anni.
Sul fronte dei prezzi non si registrano grandi variazioni rispetto allo scorso anno: si va dai 20 ai 25 euro il chilo per le paste ripiene e dai 6 ai 10 euro il chilo per le non ripiene. Invariati anche quelli per le lavorazioni completamente manuali come i classici “plin” che possono raggiungere un massimo di 25-28 euro al chilo
RISTORANTI: LA SCOMMESSA DEI MENU’ PASQUALI
Prezzi contenuti e prodotti freschi di stagione per i menù pasquali dei ristoranti di Torino e provincia che quest’anno,complice la bella stagione, possono offrire,alle famiglie e ai gruppi di amici,menù all’insegna della freschezza e della leggerezza magari in un spazioso e curato dehor. “Molto dipenderà dal tempo – spiega DANIELE GILLIPresidente dei Ristoratori Ascom -Epat – in tutti i casi il discorso prenotazioni non può mai dirsi concluso fino agli ultimissimi giorni.” I prezzi sono in linea con quelli dello scorso anno e anche il menù farà i conti con la bella stagione “Restando fissi i piatti della tradizione come capretto, agnello e tacchino – aggiunge Gilli – troveranno un posto adeguato le verdure di stagione, a partire dagli asparagi ai mille gusti, in testa alle preferenze dei turisti in arrivo in questi giorni di festa”
LUCI E OMBRE PER LE AGENZIE DI VIAGGI
Le festività pasquali non sono mai state occasioni di “viaggi a lungo periodo” ma proprio in occasione della Pasqua 2014 i torinesi sembrano orientarsi nelle agenzie di viaggio per raccogliere informazione su mete e tragitti in occasione delle prossime ferie d’agosto. A preoccupare gli operatori del settore gli “squilibri interni” di paesi come l’Egitto o l’Europa dell’Est (Ucraina) fino a qualche mese fa mete importanti del turismo internazionale. “ Speriamo che entro breve tali squilibri possano trovare una soluzione -si dice in Fiavet – o a rimetterci sarà tutto il settore dei viaggi con pesanti ricadute economiche”.
Fra le riscoperte dei torinesi l’Iran che sembra aver ritrovato la fiducia dei grandi tour-operator e sul lungo raggio le Antille!
In ambito nazionale i torinesi e i piemontesi si muoveranno soprattutto con destinazione mare ma a seguire saranno le montagne, i laghi e le città d’arte. Fra gli elementi di indubbio richiamo,per il turismo interno, si segnala la nuova stagione culturale che fadi Torino una delle mete sempre più preferite dai turisti italiani e stranieri.
