(notizia aggiornata il 21-01-2015, dopo la risposta della Regione)

 

Fiva ha richiesto alla Regione Piemonte di esprimere un parere in merito al bando approvato dalla Città di Ivrea per l’assegnazione di posteggi in occasione del Carnevale, che prevede oltre al criterio dell’anzianità, anche un punteggio aggiuntivo dovuto all’offerta economica presentata dall’operatore. Da Legge regionale infatti ciò non è contemplato, così come è escluso dalla cosiddetta Bolkestein, nonostante ciò che riporta l’articolo. Per maggiori informazioni, pubblichiamo il pezzo de La Stampa online.

 

Saranno messi all’asta i posti destinati agli ambulanti che, fra poco meno di un mese, si presenteranno a Ivrea per il carnevale. E costeranno come fosse oro. Tolta la zona di Villaggio Arancio, spazio gestito dagli organizzatori della rassegna (tra la torre di Santo Stefano e l’imbocco dei giardini Giusiana), il resto delle aree disponibili verrà vendute al miglior offerente.

Sarà, di fatto, una gara per aggiudicarsi il posto più bello. Un modo per il Comune di fare cassa, ma anche di adeguarsi alle normative Europee (la legge Bolkenstein) che impongono, tra le altre direttive, il ricambio generazionale tra chi si presenta nelle piazze con il banco. Fino alla scorsa edizione, infatti, erano sempre gli stessi ad avere la possibilità di occupare: bastava versare la quota prevista (mediamente 1500 euro) per plateatico, luce, rifiuti, servizi igienici. Da quest’anno si cambia musica. Il posto va a chi paga di più. «Potrebbero esserci delle criticità e magari non tutti saranno contenti – spiega l’assessore al Commercio, Giovanna Strobbia, tra i più forti sostenitori di questa rivoluzione – ma bisognava cambiare rotta rispetto al passato».

L’altra novità è l’aumento del numero di posti. Gli stalli disponibili, infatti, saranno molti di più rispetto allo scorso anno: togliendo Villaggio Arancio, si passerà da 22 a 88 stalli e, a seconda delle domande (per ora sono 30 quelle arrivate in Comune) si utilizzerà la piattaforma alimentare del mercato settimanale. Per tutelare gli ambulanti più anziani, anche su spinta della Confesercenti, saranno però adottati alcuni criteri. Ad esempio: il commerciante che ha il banco da 20 anni sulla piazza avrà diritto, come partenza per la sua asta, a 0,5 punti annuali (l’equivalente di 50 euro l’anno) e alla fine partirà con un vantaggio di 1000 euro rispetto all’ambulante che si presenta a Ivrea per la prima volta. «Una tutela per chi lavora in città da più tempo» dice Antonella Pasquale, presidente Confesercenti Canavese.

Il rischio, semmai, è che arrivi la grande catena o il nome «pesante» in grado di mettere sul piatto un’offerta-monstre aggiudicandosi così le aree più appetibili. Nel caso, le casse del Comune ne gioverebbero ma gli ambulanti storici un po’ meno. «Questa nuova formula – tuona Antonio Perdonò, che dall’89 si è fatto tutti i carnevali di Ivrea con il suo banco del torrone – per noi sarà un massacro». L’ultimo aspetto riguarda gli abusivi: ogni anno, in città, si piazzano i soliti ambulanti senza autorizzazione. La multa? È di 50 euro al giorno: un’inezia rispetto a quanto paga chi è regolare.