Secondo l’Ufficio Studi Confcommercio, se da gennaio ci sarà l’aumento dell’imposta ogni italiano pagherà quasi 400 euro di tasse in più. Se scatterà tutto l’aumento previsto dalle clausole di salvaguardia dell’ultima legge di Bilancio, l’aggravio sarà di 889 euro a famiglia.

 

“La fiducia di famiglie e imprese sta calando anche perché nel dibattito pubblico, abbastanza confuso, c’è questo macigno delle clausole di salvaguardia. Vanno disinnescate subito e con chiarezza individuando le risorse per fare questa operazione. Aumentare l’Iva significa aumentare le tasse e deve essere chiaro a tutti che famiglie e imprese non potrebbero sopportare un ulteriore aumento delle tasse in una fase economica in cui i consumi sono sostanzialmente fermi”: così il vicepresidente vicario di Confcommercio, Lino Stoppani, sul dibattito in corso sulle ipotesi di aumento delle aliquote Iva.

 

Secondo l’Ufficio Studi Confcommercio se ci sarà l’aumento dell’Iva da gennaio prossimo questo si tradurrà in 382 euro di maggiori tasse a testa. Mediamente, se scatterà tutto l’aumento previsto dalle clausole di salvaguardia dell’ultima legge di Bilancio, l’aggravio sarà di 889 euro a famiglia.