CittAgorà – Claudio Raffaelli

La delegazione del Consiglio comunale con i responsabili del CAAT Marco Lazzarino e Gianluca Cornelio Meglio in occasione del sopralluogo di questa mattina. Da sinistra, Napolitano, Malanca, Tevere, Russi, Fornari, Ferrero e Tisi

Sopralluogo  di buon mattino dei consiglieri e consigliere comunali al CAAT, il Centro agro-alimentare di Torino. Situato ai margini della città, più precisamente in strada del Portone 30 – già in territorio di Grugliasco , il CAAT movimenta ogni anno 600.000 tonnellate di frutta e verdura, rifornendo il Torinese  e non soltanto. Dalle 85 aziende di grossisti ortofrutticoli che operano al suo interno, frutta e ortaggi arrivano mei mercati e anche in buona parte dei supermercati, con un totale di transazioni commerciali che arriva a 600.000.000 di euro.

Se il CAAT ha soltanto una decina di dipendenti diretti, sono almeno diecimila i lavoratori, lavoratrici e i loro familiari che, con ruoli e funzioni diverse, direttamente o indirettamente ne traggono il pane quotidiano, tra vigilanza, attività di compravendita, trasporti e logistica, facchinaggio, attività di ristorazione interna.

Negli ultimi anni, hanno spiegato i responsabili del CAAT che hanno incontrato la delegazione del Consiglio comunale, si è lavorato molto sulla raccolta differenziata, che ora tocca l’80% nel settore della galleria commerciale. Inoltre, grandi quantità di prodotti ortofrutticoli invenduti vengono sottratti allo spreco in collaborazione con il Banco Alimentare e altre organizzazioni del terzo settore. In questo modo, nel 2020 sono state distribuite a persone e famiglie in difficoltà economiche più di 250 tonnellate di verdura e frutta.

Si stima che circa 10mila persone vivano direttamente o indirettamente delle attività che ruotano nel CAAT e intorno ad esso

Anche le facoltà universitarie di Agraria e Veterinaria hanno ricevuto cibo destinato all’alimentazione degli animali. Un occhio di riguardo anche alle tematiche ambientali, con il rinnovo degli impianti di illuminazione – il che ha anche migliorato le condizioni di sicurezza nell’area – l’uso di bici a pedalata assistita per muoversi all’interno del comprensorio di strada del Portone e l’installazione di una stazione di carica per veicoli elettrici.

Recentemente, il CAAT sta anche avviando o progettando nuove attività, legate alla commercializzazione di prodotti lattiero-caseari  o allo stoccaggio di prodotti ittici.

Informazioni più approfondite sono reperibili sul sito web del Centro agro-alimentare, http://www.caat.it