Con la crisi dei consumi, anche i rifiuti prodotti dai mercati torinesi calano di quantità. Il 3,8% in meno per tutta la Città riguarda anche le aree pubbliche. Questo dato stimola una riflessione sui collegati costi della Tarsu, perché inevitabilmente una minore quantità di scarti dovrebbe significare per lo meno una stabilizzazione degli oneri richiesti ai commercianti. Previsione questa che però non accade.