Dopo i precedenti incontri che hanno riguardato i luoghi del commercio e la Grande Distribuzione Organizzata, si è svolto ieri in Fiva Torino l’incontro con Coldiretti. E’ quindi intervenuto il funzionario del servizio mercati, Umberto Tresso, che ha aperto il seminario con una panoramica sul peso, sia in termini occupazionali sia produttivi, detenuto dalla produzione e dall’allevamento in Italia. Si è poi discusso delle modalità di presenza dei produttori agricoli nei mercati di Torino e Provincia, sino ad affrontare il più volte dibattuto tema della vendita di prodotti acquistati da parte dei coltivatori.

 

Coldiretti ha condiviso le criticità, dichiarando la necessità di intervenire per debellare la condotta irregolare, cioè di intervenire sulla Legge Regionale e sui Regolamenti comunali al fine di garantire la riconoscibilità dei prodotti acquistati, con conseguente emissione dello scontri fiscale.

 

Tale passaggio è stato accolto con viva soddisfazione dalla platea, poiché dopo anni di polemiche e di contrasti, per la prima volta si è giunti ad una posizione condivisa, che in virtù della serietà e dell’autorevolezza dell’interlocutore non mancherà di produrre effetti positivi.

 

Si è quindi passati alla discussione dei mercati dei produttori. Coldiretti ha illustrato le modalità organizzative: sui 22 mercati attivi in Torino e Provincia, 21 sono attivi in orario pomeridiano, non sono soggetti ai costi di raccolta rifiuti poiché le aree sono autonomamente pulite ed ogni mercato è accompagnato da una solida promozione tramite volantinaggio e pubblicità sui Media. Da questo argomento ne è uscita una riflessione comune poiché i modi organizzativi messi atto da Coldiretti sono gli stessi ipotizzati per i mercati rionali previsti dal progetto Urbact Markets.

 

Infine si è avuta la possibilità di spaziare dagli OGM alle tecniche di trattamento dei campi, dalla motivazione dei regimi fiscali agevolati alle difficoltà di commercializzazione dei produttori.