Una delegazione di Confcommercio, guidata dal presidente Carlo Sangalli, ha tenuto a Bruxelles una serie di incontri istituzionali al Parlamento europeo. Nel corso del suo intervento davanti agli eurodeputati italiani, il presidente di Confcommercio ha sottolineato che “l’economia europea è sempre più terziarizzata e in Italia le imprese del terziario di mercato, quelle che Confcommercio rappresenta, fanno da traino, con un contributo al Pil e all’occupazione che supera il 40%. Un tratto, peraltro, comune a tutta l’Europa dove la quota dei servizi di mercato, anche con la crisi, cresce ovunque sia in termini di valore aggiunto che di occupazione”. “Partendo da queste considerazioni – ha continuato Sangalli – il nostro Manifesto per l’Europa declina alcune proposte per riorientare le politiche nella direzione favorevole alla crescita, per garantire il rispetto del ruolo delle Istituzioni nel governo del territorio e nella tutela della specificità locali, per assicurare pari dignità ai diversi settori economici e, quindi, dare attenzione e sviluppo al terziario di mercato”. “In Italia – ha poi messo in guardia il presidente di Confcommercio – avremo a disposizione tra il 2014 e il 2020 ben 110 miliardi di euro, 60 dall’Unione e 50 dal Fondo nazionale sviluppo e coesione. Senza modifiche alla regola del 3% del rapporto deficit/Pil, queste risorse rischiano, però, di essere sottoutilizzate o addirittura inutilizzate. Sarebbe un errore imperdonabile. E allora si eliminino dalla governance di bilancio regole troppo astruse e arbitrarie che ostacolano la comprensione e il consenso dei cittadini rispetto alle decisioni da prendere”. “Le interpretazioni date alla direttiva Bolkestein – ha quindi sostenuto Sangalli – sono spesso usate strumentalmente per eliminare ogni regola nel governo del mercato e del territorio da parte delle Istituzioni locali. Chiediamo, pertanto, il riesame delle regole che presiedono al mercato interno per garantire che concorrenza e libertà di stabilimento siano a servizio delle diverse realtà locali, e non contro di loro, nel rispetto del ruolo delle Amministrazioni che governano l’economia locale ed il territorio”. “Il rischio di disperdere i valori e lo spirito dei padri fondatori dell’Europa – ha infine avvertito il presidente di Confcommercio – oggi è elevato, sotto il peso di una crisi, non solo economica, ma anche politica e sociale. Penso che questa legislatura rappresenti il banco di prova per il futuro dell’Europa e dei suoi Stati membri. Dobbiamo tutti – ha concluso Sangalli – porci, secondo le nostre sensibilità e responsabilità, l’obiettivo di costruire un’Europa che sia davvero sentita come la casa comune di tutti i cittadini europei”. Al termine dell’incontro con gli europarlamentari è stata inaugurata da Sangalli, insieme al vicepresidente Renato Borghi, al direttore generale Francesco Rivolta e al delegato alle Politiche UE Alberto Marchiori, la mostra di Confcommercio sulla rigenerazione urbana come occasione di sviluppo economico e sociale. “In questo campo – ha sottolineato Sangalli – Confcommercio ha maturato da anni esperienze significative. Stiamo, infatti, lavorando intorno alla costruzione di una nuova cultura delle città”.