Liberi di circolare, ma solo con l’autocertificazione. E’ un via libera condizionato quello scattato lunedì per oltre 410mila veicoli diesel euro 4 che hanno ottenuto la deroga al divieto di circolazione previsto dal 4 gennaio e poi congelato dal ministero dell’Ambiente dopo la richiesta del presidente Alberto Cirio per limitare i disagi in un momento di emergenza sanitaria. L’ordinanza, firmata domenica dalla Regione, e presentata ieri alle 37 amministrazioni comunali coinvolte dall’accordo del bacino padano, stabilisce infatti ” a tutela della salute pubblica e al fine di ridurre il più possibile i rischi di infezione da Covid-19 derivanti da forme di aggregazione ” di sospendere il divieto di circolazione fino al 31 gennaio. Sarà possibile usare queste auto solo ” per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, tra cui l’accompagnamento dei figli presso le istituzioni scolastiche, o d’urgenza, per motivi di salute o per consentire il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza “.

Insomma con l’auto euro 4 diesel si potrà andare al lavoro, ma non al centro commerciale o a far visita i parenti. Per dimostrare l’esistenza delle condizioni di necessità, l’automobilista dovrà produrre un’autocertificazione, analoga a quella per spostarsi in zona rossa, o fuori dal proprio comune di residenza quando si è in quella arancione. “E’ una misura di tipo sanitario – spiega l’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati – e quindi la sospensione del divieto riguarda solo le necessità di lavoro e le urgenze, e non gli spostamenti non indispensabili ” . Nessun liberi tutti quindi, ma un provvedimento tampone per non penalizzare ulteriormente i cittadini e le categorie, come artigiani, commercianti e ambulanti, già provati dagli effetti della pandemia sulle proprie attività.

Nel primo giorno di sospensione del divieto ha comunque regnato il caos. L’annuncio era arrivato giovedì, con il sì del ministero dell’ambiente Sergio Costa, dopo la richiesta di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, a congelare lo stop agli euro4 diesel fino alla fine dell’emergenza sanitaria. Sabato è stato firmato il decreto, pubblicato poi sul sito della Regione Piemonte: è in vigore da lunedì mattina, anche se la Pec con il testo del provvedimento è stata trasmessa alle amministrazioni solo nel pomeriggio. Così a chi ha provato a chiedere lumi alla polizia municipale sulla possibilità o meno di circolare, ancora lunedì mattina, veniva risposto che lo stop restava in vigore, in attesa di nuovi provvedimenti. Multe comunque non ne sono state fatte, almeno a Torino, spiegano dall’assessorato di Alberto Unia.

La moratoria per i diesel euro4 si aggiunge al quadro variabile dei provvedimenti antismog. Sospesi quelli del semaforo quando si è in zona arancione o rossa, i divieti d’emergenza tornano a scattare quando il Piemonte è in zona gialla, anche se da inizio anno non ci sono ancora state giornate di sforamento dei limiti delle pm10.

E nonostante l’allentamento delle misure per la pandemia, all’orizzonte si profila una nuova stretta. Il governo ha infatti chiesto alle Regioni misure più incisive contro l’inquinamento: si va dall’applicazione dei divieti in un maggior numero comuni (in Piemonte sarebbero quasi tutti, tranne quelli d’alta montagna), più controlli sia per le auto, sia per gli impianti di riscaldamento, il prolungamento dei divieti stagionali dal 31 marzo al 30 aprile e l’aumento dello smart working. ” Siamo all’inizio di un percorso, valuteremo con le amministrazioni quali provvedimenti assumere” assicura Marnati.