Segnaliamo poco sotto, l’articolo de La Repubblica edizione di Torino, in cui l’Assessore al Commercio, Domenico Mangone, illustra l’ipotesi di trasformazione dell’are di Porta Palazzo in un centro del cibo da strada. L’idea, proposta da Fiva nel marzo 2014 tramite il documento “Per un mercato protagonista” pubblicato sul sito www.fivatorino.it è stata ampiamente condivisa dalla Città.


“Trasformare Porta Palazzo in un polo dello street food per rivitalizzare il mercato. Per l’assessore al Commercio, Domenico Mangone, la riqualificazione di piazza della Repubblica, tra i problemi legati al V alimentare, con gli ambulanti in affanno, e la crisi dell’abbigliamento del PalaFuksas, passa anche attraverso la gastronomia e i cibi di strada. E, perché no, la movida serale.

Bisogna però superare qualche problema, soprattutto di carattere normativo, per permettere agli ambulanti e a chi opera dentro ai padiglioni di poter preparare cibi. “C’è un problema di legge regionale, che speriamo di poter superare, di norme d’igiene legate all’Asl e di vincoli della sovrintendenza, che riguardano i mercati coperti dove con i vincoli è difficile installare le canne fumarie e cucine”, spiega Mangone. Ma aggiunge: “A Firenze hanno superato tutte queste difficoltà e in uno dei mercati centrali della città, San Lorenzo, in particolare nel Mercato Centrale, quello coperto, si è aperto un polo dello street food. Fra poche settimane andremo a visitarlo per capire cosa si potrebbe fare a Porta Palazzo”. L’esempio principe rimane, naturalmente, Barcellona, non solo per il mercato della Boqueria, ma per tutto il sistema dei mercati della capitale della Catalogna, grazie ad una società ad hoc che li gestisce, a cui Palazzo Civico vorrebbe ispirarsi per riorganizzare Torino.

L’assessore Mangone ha già provato a sondare alcuni ambulanti, compresi quelli del mercato del pesce: “In piazza della Repubblica, dove c’è uno dei più importanti mercati ittici, gli stessi operatori potrebbero promuovere la nascita di un ristorante, che potrebbe funzionare la sera, e di una cucina da strada legata al pesce”. Nei due padiglioni dell’alimentare lo street food funzionerebbe sia di giorno sia dopo il tramonto, rivitalizzando la piazza, a due passi dal Quadrilatero e da Borgo Dora la sera, la sera. Permettendo anche l’apertura di locali affacciati all’esterno dei padiglioni, riutilizzando la terrazza all’ultimo piano del PalaFuksas, e ristrutturando la Galleria Umberto I, poco utilizzata. “Potrebbe diventare come la Galleria Fellini – spiega Mangone – a Roma gli spazi sono più ampi, ma chiudendo allo stesso modo gli ingressi, con vetri, la Umberto I si può vivere tutto l’anno, incentivando l’apertura di locali e attività”.

 


IL DOCUMENTO FIVA