Fiva Torino ha preso parte all’incontro, organizzato da Ascom Torino, con l’on. Daniele Capezzone, allargato alle rappresentanze regionali ( erano presenti i Direttivi di Vercelli, Asti, Biella, Alba e Cuneo), alle sedi periferiche della Provincia, così come all’Enasco e a un buon numero di categorie sindacali dell’Ascom torinese (dall’Abbigliamento, agli Alimentari, agli Orafi, all’Edilizia, agli Agenti Immobiliari, fino agli Ambulanti, agli Antiquari, al Gruppo Giovani Imprenditori e ai rappresentanti delle Sale da Ballo e della Distribuzione Organizzata).
Al centro dell’incontro i temi fiscali con particolare riguardo al “caso Equitalia” e ai provvedimenti e ai limiti posti all’azione di recupero delle tasse previsti dalle norme del cosiddetto decreto governativo “del fare”.
Dopo una breve parentesi introduttiva, in cui la Presidente dell’Ascom torinese Maria Luisa Coppa ha espresso con calore la drammaticità di un mondo imprenditoriale che “chiede solo di essere governato da una classe politica che dimostri vera attenzione e piena conoscenza e coscienza delle gravissime criticità che le nostre imprese stanno ormai da troppo tempo vivendo”, Daniele Capezzone ha espresso piena condivisione rispetto alle parole della nostra Presidente, ancor più avvalorate dagli interventi successivi dei vari rappresentanti intervenuti.
“E’ vero – ha confermato Capezzone – nel mondo politico non c’è consapevolezza sufficiente di ciò che sta accadendo e della misura reale delle vostre sofferenze”. “Non si è ancora capito che bisogna arrivare ad un radicale ‘volta pagina’ per dare definitivamente un nuovo corso all’economia reale. Vige ancora purtroppo una sorta di cultura antimpresa; voi siete però un’Organizzazione forte, fate valere in toto la vostra forza, arrabbiatevi, svegliate chi continua a ‘dormire’, ma oltre ai ‘dormienti’, fate muro anche contro gli ‘svegli’, che ‘svegli’ sono però in maniera sbagliata”.
Fra le “cose buone”, di cui andare fiero come Presidente della Commissione Finanze alla Camera, sicuramente il pacchetto con il maggior impatto fiscale fra le norme del “decreto del fare”: quello che limita in maniera congrua i poteri di riscossione delle tasse da parte di Equitalia, a partire dalla protezione della casa di proprietà. “La prima casa – ha sottolineato Capezzone – per debiti inferiori ai 120mila euro, diventa impignorabile. L’obiettivo della norma è ovviamente quella di tutelare i contribuenti che, pur non essendo in regola con il fisco, non possiedono altre ricchezze, se non la casa di proprietà”.
Altre novità importanti: l’aumento da 2 a 8 del numero massimo di tasse inevase per mantenere comunque la rateizzazione del debito fiscale e il superamento del concetto dell’aggio. Equitalia, cioè, non applicherà percentuali aggiuntive agli importi da recuperare rispetto a ciò che già incassa sulle cartelle. Per quanto riguarda il mondo delle imprese, altro punto messo a segno “la limitazione del pignoramento dei capannoni ad un quinto del loro valore, così da poter permettere la prosecuzione dell’attività”.
Attenzione però. Capezzone avverte: “La battaglia per ora è vinta, ma non in modo definitivo. Fra trenta giorni, il pacchetto fiscale va convertito in Parlamento”. “E qui occorre ancora la vostra forza, la vostra voce ed il vostro aiuto”. Qui come nei prossimi appuntamenti su cui la Commissione Finanze dovrà impegnarsi fin dal mese prossimo: leva fiscale, catasto, agevolazioni fiscali sulle grandi imprese.
“La mia ossessione di fondo, su cui produrrò il massimo impegno, è che questa legislatura sul tema tasse arrivi a mettere un bel segno ‘meno’: riduzione del carico fiscale e della spesa pubblica”.
L’incontro è servito a mettere sul tavolo anche vari quesiti e richieste: intervenire sulla troppa burocrazia, il problema ancora forte della stretta creditizia, l’esigenza di rendere strutturali e non “una tantum” gli incentivi per l’edilizia, i problemi legati al settore del lusso (l’impossibilità di pagare in contanti cifre superiori ai mille euro), la Durc e la Tares (per gli ambulanti) ed infine una maggiore attenzione alle politiche del turismo, così come l’esigenza ormai improcrastinabile di una riforma elettorale “che una volta per tutte – ha ricordato la Presidente Coppa – elimini la bruttura dei governi balneari”.
Molte questioni ancora in attesa di risposte. Daniele Capezzone ha annotato con interesse e ha promesso impegno e aiuto “da piccolo liberale su argomenti di grande peso”. Ci si è dati anche un nuovo appuntamento. Capezzone ritornerà in via Massena il prossimo settembre.