La Presidente dell’Ascom di Torino Maria Luisa Coppa ha indirizzato un accorato appello a tutti i neoeletti parlamentari locali,  per rendersi tramite del profondo disagio in cui versano famiglie ed imprese e per segnalare loro che, ove non giungano tempestivi segnali di attenzione e di affidabilità, è forte il rischio che la situazione possa degenerare e possa entrare in crisi la stessa coesione sociale del Paese.

Una iniziativa che, sotto il coordinamento dell’Unione Regionale, ciascuna Ascom provinciale ha provveduto ad attivare nei confronti dei rispettivi parlamentari.

“Per la particolarità e delicatezza del momento che stiamo attraversando, come Presidente, sento il dovere di richiamare la sua attenzione sulla drammatica situazione che stanno vivendo sia le famiglie che le nostre imprese” scrive la Coppa, come testimoniano tutti i dati che quasi ogni giorno vengono sfornati dai vari istituti di ricerca ed osservatori socio economici.

La Presidente ci tiene tuttavia ad evidenziare, accanto ai dati economici negativi , anche un altro indicatore molto preoccupante “lo sconforto, lo smarrimento e la crescente rabbia degli imprenditori “ottimisti solitamente per vocazione” per ciò che sta accadendo al nostro Paese nonché per le tante promesse ed i tanti annunci di una classe politica che quasi mai ha saputo o voluto dare seguito e concretizzazione”.

I risultati delle recenti elezioni hanno già risentito di questo disagio ma – prosegue la Presidente “è forte il rischio che, ove non giungano precisi e tempestivi segnali di inversione di rotta, cresca ulteriormente la sfiducia e la rabbia mettendo a rischio la coesione sociale del Paese”.

Di qui l’appello: “ che ciascuna Forza Politica anteponga l’interesse generale rispetto a quelli di parte, fin dai prossimi appuntamenti per la formazione del nuovo Governo e l’elezione delle nuove cariche istituzionali”, correllato all’auspicio che “il nostro Paese sappia lanciare tempestivi segnali di governabilità, stabilità ed affidabilità”.

Gli imprenditori, pur in mezzo a mille difficoltà, sono pronti a fare la loro parte per favorire la ripresa – osserva la Coppa – ma perché questo possa avvenire è indispensabile che si rimuovano alcuni “circoli viziosi” che sono alla base della crisi recessiva:

-“Occorre recuperare il valore culturale e sociale dell’impresa e delle sue peculiarità, anche di piccole e piccolissime dimensioni, quali strumenti fondamentali per generare opportunità di occupazione, di creazione di ricchezza e di sviluppo, in contrapposizione a talune culture e concezioni di un recente passato che ne hanno spesso dipinto un’immagine negativa (approfittatori, speculatori, evasori fiscali, ecc.).

-Urge la revisione di strumenti normativi ispirati da vecchi pregiudizi, il sostenere l’aggiornamento e la formazione, l’accesso all’innovazione di processo o di prodotto, l’attivazione di sinergie a livello di reti di filiera o di territorio,  per cogliere le opportunità derivanti dai nuovi mercati.

E’ parimenti indispensabile l’alleggerimento del carico fiscale sia sulle imprese che sui lavoratori, la flessibilità del mercato del lavoro, il ripristinino delle normali condizioni di liquidità di mercato e di acceso al credito  (dalle cui anomalie traggono origine spesso fallimenti di aziende in realtà sane), il rispetto delle scadenze nei pagamenti della Pubblica Amministrazione.”

Tali provvedimenti – scrive ancora la Presidente dell’Ascom torinese –  uniti a politiche non penalizzanti sui consumi (vedi aumenti Iva) potrebbero generare un circuito virtuoso di stimolo al rischio di impresa e degli investimenti, con conseguente incentivazione alla creazione di nuova occupazione e di maggiore produttività , liberando risorse per i consumi da cui il possibile rilancio della domanda interna (uno dei più gravi problemi che il Paese sta attraversando)”.

E’ però urgente fare in fretta dal momento che “famiglie e imprese attendono precisi segnali da parte delle Forze Politiche e delle Istituzioni sul versante della credibilità e del contenimento dei costi della spesa pubblica”.

La Presidente Coppa sottolinea a questo proposito l’importanza  di “ridurre fortemente i costi della Politica per rispetto alle difficoltà crescenti di imprese e famiglie” nonché   di “recuperare risorse per l’abbattimento del debito pubblico anche con la dismissione del patrimonio pubblico”.

La missiva della Presidente si conclude con l’invito a credere di più nel Turismo  “settore che senza enormi investimenti può accrescere il PIL del nostro splendido Paese”.