Il Consiglio dei ministri ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza che contiene il nuovo quadro macroeconomico e il Programma nazionale di riforme per i prossimi anni. Rivisto in negativo il Pil 2013 a -1,7%, mentre nel 2014 Pil crescerà dell’1% e dell’1,7% nel 2015. Il deficit/Pil tendenziale, a legislazione vigente, è indicato al 3,1%, anche se – ha assicurato il presidente del Consiglio Enrico Letta in conferenza stampa a Palazzo Chigi – “manteniamo l’impegno a rispettare il tetto del 3% e tutti gli impegni con l’Europa” (il deficit programmatico, che quindi il governo si impegna a raggiungere, sarà al 3% nel 2013, poi è prevista una progressiva riduzione: al 2,5% nel 2014 e all’1,6% nel 2015).  “L’arresto della discesa dei tassi – ha proseguito Letta – è figlio dell’instabilità politica, non è colpa del governo. Il messaggio politico che vogliamo lanciare è: siamo determinatissimi a superare queste difficoltà e a mantenere gli impegni per convincere i nostri partner a darci fiducia e a far calare i tassi”. Sulla stessa linea il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, per il quale il “lieve” scostamento del deficit “è importante che venga corretto rapidamente”. Il ministro ha anche affermato che è possibile prevedere ”la ripresa dell’economia” già a partire dal ”quarto trimestre” del 2013, ”che sara’ positivo”. Nel corso della conferenza stampa, Letta ha voluto anche sottolineare che nella Nota di aggiornamento  vengono indicate “tante realizzazioni, tante cose fatte, che valgono 12 miliardi di euro nel triennio per rilanciare l’economia, aiutare la società italiana, l’occupazione, far sì che il nostro Paese possa avere il segno ‘più’ davanti agli indicatori giusti, la crescita, e non davanti a quelli sbagliati, la disoccupazione”. In particolare, “nel 2013 ci sono 1,7 miliardi di tagli alla spesa pubblica”. “Questo – ha aggiunto – lo dico sempre per quelli che dicono che non si è fatto nulla in questi mesi”.