Tenuta dei consumi per le Festività Pasquali 2015 e, in alcuni casi, primi segnali di cauto ottimismo, soprattutto nel settore dolciario, dove le famiglie torinesi si dimostreranno disponibili a qualche acquisto in più all’insegna della qualità e della tradizione. Secondo alcune previsioni, a livello nazionale, la spesa complessiva per imbandire le tavole italiane per le Festività di Pasqua si aggirerebbe intorno al miliardo di euro, con il consumo di circa 400 mila uova di cioccolato, cifre confermate anche da associazioni dei consumatori.

A Torino la pasticceria, chiaramente al primo posto, conferma il cauto ottimismo per la vendita di uova, colombe e dolci pasquali. La riscoperta del pranzo di Pasqua in casa, con i propri cari, ha riportato l’attenzione dei consumatori sull’acquisto delle colombe artigianali il cui costo si aggira fra i 22 e 28 euro al chilo. Nonostante si siamo registrate nelle scorse settimane piccoli aumenti al costo delle materie prime, il prezzo dei dolci pasquali è rimasto sostanzialmente invariato. Attenzione alla qualità piuttosto che alla quantità anche per la spesa per le Uova di cioccolato il cui costo si aggira fra i 40 e gli 80 euro al chilo a seconda della decorazione e del confezionamento.

“I maestri pasticcieri – spiega Giovanni dell’Agnese presidente dei pasticcieri Ascom/Epat di Torino – sono attenti alle esigenze delle famiglie torinesi che, pur guardando al risparmio, premiamo sempre più la qualità e la ricerca su prodotti innovativi. Abbiamo molte aspettative anche dai turisti che fra qualche settimana raggiungeranno Torino sia per l’Expo che per l’Ostensione della Sindone”.

Anche il settore della gastronomia si sta preparando per il rush finale. Per Mauro Rosada presidente dei salumieri, pastai e gastronomi torinesi si attende nei prossimi giorni una boccata d’ossigeno al settore alimentare. “Una partenza a “corrente alternata” dei giorni scorsi sta lasciando il posto ad un cauto aumento delle vendite, dichiara Rosada, sul tavolo delle famiglie torinesi saranno i piatti della tradizione, a partire dal classico agnello, ma non bisogna dimenticare le mille proposte per il picnic e le gite fuori porta del Lunedì dell’Angelo con le ultime novità delle gastronomia subalpina”.

Cautamente ottimisti anche i ristoratori torinesi:“I ristoranti punteranno invece su menù all’insegna della leggerezza, della freschezza, spiega Marco Gilli presidente dei ristoratori Ascom. I prezzi sono in linea con quelli dello scorso anno e accanto ai piatti della tradizione troveranno spazio curiosità e proposte per i turisti che vorranno degustare le nostre eccellenze. Rispetto allo scorso anno notiamo maggiore movimento, con prenotazioni in più soprattutto di gruppi turistici.”

“Dopo le Festività di Natale anche quelle pasquali saranno un buon test per la tenuta dei settori del commercio e della ristorazione, sottolinea Maria Luisa Coppa presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia, ci stiamo preparando ad accogliere le migliaia di turisti dell’Expo e della Sindone che vorranno degustare le eccellenze della nostra pasticcieria e gastronomia. La Pasqua è ancora una festività importante nel cuore delle famiglie che anche in quest’occasione sapranno riconoscere e premiare il lavoro dei nostri “artigiani del gusto”.