LA STAMPA

Fabrizio Assandri

 

Il colore di Porta Palazzo resterà rosso, tutto il resto cambierà. Il Comune ha deciso di rivoluzionare il mercato ortofrutticolo per combattere il disordine e il racket dei parcheggi, con relativo lavoro in nero dei carrettisti. Lasciando – spiega l’assessore Alberto Sacco – inalterato il colore rosso delle coperture dello spicchio di piazza proprio di fronte al mercato dell’Orologio. Il primo passo sarà comprare 250 carretti e occuparsi di montarli, smontarli e metterli in rimessa. E il servizio sarà offerto chiavi in mano agli ambulanti, che non avranno più il banco di proprietà, ma pagheranno un affitto al Comune.

 

È una seconda rivoluzione dopo la rinascita del Palafuksas che, con Mercato Centrale, sta cambiando il volto della piazza. Ma il primo passo che far il Comune è annuncia un giro di vite sui carretti perennemente abbandonati sulla piazza, mentre bisognerebbe portarli in rimessa. Il problema non riguarda soltanto l’ortofrutta. Attorno al mercato del pesce stazionano giorno e notte una quarantina di banchi di merceria (smontati), altri sono davanti al Palafuksas o nel controviale, anche perché da poco sono stati chiusi i parcheggi irregolari. Di qui la decisione di aprire i Bastioni, con accesso da corso Regina, per il ricovero notturno: sono stati ricavati 83 stalli.

 

L’operazione posteggi è sempre stata un tema caldo per Porta palazzo. Tempo fa il Comune aveva provato a mandare a bando la gestione dei Bastioni, ma fu un flop. Ora ha deciso di gestire in autonomia la struttura che ospiterà i banchi di calzature, merceria e ortofrutta dal primo giugno. «Era ora» dice Massimiliano Meloni, la cui ditta si occupa di spostamento di carretti. E spiega: «Facciamo i turni di notte per tenere d’occhio i banchi sulla piazza, per paura di ladri e vandali. Il Comune è in ritardo di sei mesi sulle promesse per i Bastioni; meno male che qualcosa si muove».

 

La seconda operazione – ma più importante ancora dei posteggi – riguarda i banchi dell’ortofrutta. Palazzo Civico ha messo a bilancio 400mila euro per comprare 250 nuovi e rottamare quelli in uso oggi che sono di proprietà degli ambulanti. «Sono molto vecchi e difficili da spostare – dice Sacco – Quelli nuovi saranno in alluminio, più leggeri e più belli. A breve presenteremo un prototipo». L’alternativa all’acquisto diretto è dare un contributo agli ambulanti perché se li comprino loro. In un caso o nell’altro, cambierà la gestione del montaggio, che oggi ciascun ambulante affida a persone di fiducia. Il progetto prevede che se ne occuperà il Comune. Ci sarà un bando per la gestione. La base d’asta è di 340 mila euro, calcolati sulla base di quanto gli ambulanti dicono di pagare la settimana per il servizio: trenta euro. Per il Comune non ci sarà alcun costo aggiuntivo: tutto sarà coperto dagli affitti degli ambulanti.

 

Un altro parcheggio di carretti dovrebbe nascere sotto al mercato ittico, altra realtà che sta per essere ristrutturata. Tutte le novità sono state concordate con i rappresentanti degli ambulanti. Ma, tra i mercatali, serpeggia un po’ di preoccupazione. E chi come Mario Lucchitto, da 43 anni sulla piazza, è scettico. «Il Comune ci aveva promesso di dare licenze solo a chi è in regola, invece continuano le assegnazioni a chi non le merita, a danno degli onesti. Il rinnovo dei banchi può funzionare, ma bisogna agire anche sulle licenze. Altrimenti è come mettersi un vestito nuovo senza farsi la doccia».