Presentata questo pomeriggio a Palazzo Civico, da parte dell’assessore al Bilancio Gianguido Passoni, la relazione sul Bilancio consuntivo 2014, la cui delibera sarà votata in una prossima seduta della Sala Rossa.


Passoni ha esordito definendo il 2014 come l’ennesimo anno difficile degli enti locali durante il quale l’Amministrazione è riuscita comunque a concludere l’anno finanziario senza ricorrere a misure straordinarie.

Il Governo centrale, ha sottolineato, ha continuato la politica di compressione e riduzione dell’autonomia dei comuni, assottigliando i trasferimenti degli enti locali e lasciando inalterato il livello di autonomia impositiva.
Tuttavia nel 2014, la Città è riuscita non solo a garantire i servizi essenziali, ha aggiunto l’assessore, ma “sono state impegnate risorse per investire nei settori di welfare, istruzione e cultura, senza perdere di vista l’obiettivo di questa consiliatura, ovvero la messa in sicurezza dei conti del Bilancio della Città”.

Nel Bilancio dello scorso anno si è consolidato il trend di riduzione dell’indebitamento del Comune, passato dai 3,28 miliardi del 2011 a 3 (104 milioni in meno rispetto al 2013).
Si è azzerato il finanziamento di iniziative culturali e servizi con entrate in conto capitale ed è stato rispettato il patto di stabilità.
L’Amministrazione ha chiuso i conti con un avanzo interamente vincolato di 48,5 milioni di euro, risorse destinate, per oltre il 50% ad alimentare il fondo di svalutazione crediti.

Tra le riduzioni di spesa significative, Passoni ha segnalato quella relativa al personale per circa 5 milioni, rispetto all’anno precedente, 63 milioni in meno dal 2008 a oggi, per un numero di dipendenti pari a 10.370 unità al 31 dicembre 2014.

Sono state poste le basi per la ricerca di un palazzo unico degli uffici comunali, al fine di liberare sedi auliche, prevalentemente nel centro città, poco efficienti sotto il profilo delle utenze e delle manutenzioni e ulteriori riduzioni di spesa arriveranno dalla voce sistemi informativi, grazie all’abbandono di piattaforme Microsoft a vantaggio di software open source.
Sul fronte entrate triburarie, la Tasi ha generato 94 milioni di entrate, 43 milioni di euro in meno in quattro anni in cui la tassazione è passata attraverso le voci Ici, Imu e Tasi.
Resta invariata l’addizionale Irpef, che si è attestata sui 106 milioni di euro di entrate.

Sono aumentati di 9 milioni i trasferimenti della Regione Piemonte per interventi socio assistenziali, mentre si sono ridotti della stessa cifra i trasferimenti dell’Unione europea per analoghi servizi e di assistenza domiciliare.

E’ proseguita la politica di dismissione di quote societarie (Farmacie, Amiat, Sitaf) ed è continuata l’attività di recupero dell’evasione per oltre 33 milioni, risultato migliore di 6 milioni rispetto al 2013.

La spesa corrente si è ridotta di 7 milioni senza incidere sulla qualità dei servizi (nel 2010 la capacità di spesa dell’Ente era di un miliardo 326 milioni di euro, nel 2014 un miliardo 267 milioni).
Sono infine aumentati di oltre 44 milioni rispetto al 2013 gli investimenti finalizzati in particolare alla messa in sicurezza del suolo, strade e parcheggi, mercati, manutenzione degli alberi, e all’edilizia scolastica.

 

Al termine della relazione dell’assessore al Bilancio si è sviluppato il dibattito.