Il Consiglio comunale ha approvato (con 22 voti favorevoli e 2 astenuti) gli indirizzi per i tributi locali, tariffe, rette e canoni per l’anno 2018, prima della presentazione del bilancio preventivo, così come previsto dallo Statuto cittadino.

 

Ferma restando la non applicazione dell’imposta all’abitazione principale ed alle sue pertinenze (eccezion fatta per gli immobili di lusso), l’aliquota IMU rimane fissata al 10.6 X 1000 per le seconde case. Stessa aliquota per i fabbricati in categoria catastale D, ma scende al 9.60 per le sale cinematografiche, così come per le aree fabbricabili. Fissato il 6 X 1000 per una serie di casistiche relative alle abitazioni principali in categoria catastale A1, A8 e A9 (con 200 euro di detrazione).

 

Le unità immobiliari non appartenenti alle tre suddetta categorie, se concesse in comodato a parenti in linea di primo grado – come abitazione principale e con registrazione del contratto, oltre ad altre prescrizioni – hanno l’aliquota ridotta al 7.6 X 1000 con base imponibile ridotta del 50%.I fabbricati di interesse storico o artistico, al pari di quelli inagibili, inabitabili e di fatto non utilizzati, hanno la base imponibile ridotta del 50%.

 

La TASI è confermata con aliquota 1 X 1000, limitatamente agli immobili invenduti dalle imprese di costruzione.

 

Quest’anno i contribuenti torinesi dovranno sostenere per la Tassa rifiuti, il tributo comprendente i servizi di raccolta e smaltimento rifiuti, di pulizia e lavaggio strade e mercati, di trattamento e riciclo di materiali e la raccolta differenziata una spesa complessiva di 205 milioni e 892mila euro, con una flessione di circa 900mila euro rispetto allo scorso anno.

 

Per le utenze domestiche è prevista una riduzione media dello 0,8% ed è confermata l’applicazione di riduzioni per le famiglie a basso reddito nella misura del 40 per cento per i redditi Isee fino a 13mila euro, del 25% per quelli fino a 17mila euro e del 15% per i redditi fino a 24mila euro. A queste va aggiunto lo sconto del 10% per i nuclei con più di quattro persone e residenti in alloggi con superficie non superiore a 80 metri quadrati.

 

Per le utenze non domestiche è prevista una riduzione del 5% della tassa ai venditori ambulanti con banchi di non alimentari, compensato da un lieve aumento (di circa l’1%) per i supermercati con una superficie superiore a 250 metri quadrati. Per le altre attività produttive e commerciali non sono previsti aumenti rispetto al 2017. Confermata anche per la Tari la possibilità di applicare sgravi (dal 30 al 100 per cento) a negozi, mercati e laboratori artigianali che svolgono la propria attività in aree dove sono in corso lavori per la realizzazione di grandi opere pubbliche, la cui durata è superiore ai sei mesi (cantieri della metropolitana, di corso Grosseto e della pista ciclabile di via Nizza), ed è mantenuta la riduzione del 30 per cento per gli ambulanti dei plateatici definiti tecnicamente aree a posteggio singolo (massimo sei operatori).

 

Nel corso del 2018 sarà inoltre avviata una sperimentazione in due mercati (corso Cincinnato e Santa Giulia) dove gli operatori pagheranno ogni giorno un tariffa legata alle effettive presenze al posto del canone annuale. Inoltre, anche per l’anno in corso, sono previste agevolazioni per le attività commerciali che cedono gratuitamente le eccedenze per fini di solidarietà sociale. A beneficiare di riduzioni sono anche i locali destinati a culto religioso (10 per cento) e quelli di onlus e associazioni di promozione sociale.

 

Le agevolazioni sulla tassa raccolta rifiuti non riguardano però solo le difficoltà economiche e le famiglie numerose. Un’altra riduzione viene concessa ai residenti dei quartieri Vanchiglia e Vanchiglietta e Madonna di Campagna – Villaretto: un premio, sotto forma di sconto del 10 per cento sulla parte variabile del tributo (rapportata al numero degli occupanti), è loro riconosciuto per la virtuosità mostrata nell’effettuare la raccolta differenziata.

 

Le tre fasce Isee restano invariate rispetto al 2017 (15%, 25% e 40%) da 0 a 13mila Euro; da 13001 a 17mila e da 17001 a 24 mila Euro. Cosap (Canone occupazione spazi e Aree pubbliche) si incrementerà nella misura massima dello 1,7%, calcolata sulla base del tasso di inflazione, così come indicato nel Documento di Economia e Finanza 2017.

 

Il canone Cimp non subirà variazioni rispetto al 2017. Per entrambi i canoni sono previsti sgravi per le attività commerciali e artigianali situate in aree interessate da cantieri per grandi opere pubbliche.

 

Per l’anno scolastico 2017/2018 la struttura e le tariffe dei Nidi d’infanzia e la ristorazione nelle scuole d’Infanzia e dell’obbligo non subiranno variazioni.

 

L’addizionale comunale all’Irpef viene confermata allo 0,8% così come stabilito per il 2017 e sarà mantenuta l’imposta di soggiorno adeguandola alle recenti novità legislative statali e regionali.